Baccini e Tabacci fuori dall'UDC - Nasce la Rosa Bianca

Mario Baccini: "Noi parteciperemo alle prossime elezioni autonomamente, sentiamo la necessità di costruire un nuovo soggetto politico". Come sempre in questi casi, mancando un nome e ripescando nella memoria politica democristiana, in prima battuta il nuovo "partitino" di centro aveva assunto l'appellativo di "cosa bianca". Oggi la "cosa" è diventata "rosa" e il bianco è rimasto bianco: la "rosa bianca" sarà quindi, pare, il nome della coalizione che vedrà protagonisti Tabacci, Baccini, forse Di Pietro e, naturalmente, sarà a perta a tutti quei moderati che non si rispecchiano nell'attuale ventaglio partitico italiano.
"Il cambiamento di linea, adottato da Casini in modo assolutamente strumentale da novembre ad oggi, in completo dissenso dal mandato congressuale, da lui e dal segretario Cesa votato, ci impone di trarne le conseguenze": questo l'addio formale a Casini & Co. "Costruiremo una alternativa al Centro a questo bipolarismo muscolare, per rispondere alle esigenze e alle aspettative di tanti cittadini assolutamente delusi da questa politica, che sempre più appare raffigurata dalla casta. Il simbolo potrebbe essere una Rosa Bianca, un fiore offerto alla speranza degli italiani".
Il fiore simbolo del candore più assoluto scelto come emblema di un nuovo partito, formato da personaggi di partiti che, chiaramente, ben poco hanno di nuovo, nel momento storico forse di maggior sfiducia e sconforto (dopo tangentopoli) nei confronti di una classe politica che si mostra non di rado corruttrice e, al tempo stesso, corrotta. Scelta coraggiosa.