Bossi: l'unica via alla libertà del Nord è una guerra di liberazione

Ormai è tradizione trattare le parole di Bossi come l'espressione un po' colorita e folcloristica di un personaggio fondamentalmente innocuo ma questa volta, forse complice il clima politico non proprio rilassato, le reazioni sono state più dure del solito. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, dopo aver rimarcato che "la guerra di liberazione è solo una, quella che ha cacciato i fascisti", ha sottolineato come le parole di Bossi lungi dall'essere "divertenti" siano in realtà pericolose, in quanto "certe affermazioni possono contribuire in modo drammatico a generare odi" in una società già di per sè fortemente divisa e polarizzata. Sulla stessa linea Walter Veltroni, il candidato leader della sinistra: "Bossi dice che se vinceranno cambieranno la Costituzione, è necessario che in Parlamento si voti un documento che, a stragrande maggioranza, si proclami contro certi apprezzamenti lesivi della Costituzione e delle istituzioni repubblicane" ha dichiarato. Silvio Berlusconi invece difende lo storico alleato sostenendo che "Bossi usa un linguaggio colorito, ma nella pratica ha sempre dimostrato un grande senso di responsabilità"