
Sul giornale sono apparsi, infatti, alcuni stralci del diario della madre, la dottoressa inglese Kate McCann: "La bambina, con il suo eccesso di vivacità, mi sta consumando tutte le forze (...) I gemelli sono isterici" e ovviamente "Gerry non mi aiuta nelle faccende domestiche e, in casa, devo fare tutto da sola con i bambini più piccoli". Sono parole comuni, normali, di una mamma un po' stressata, ma se pronunciate da una persona accusata di aver somministrato alla propria figlia di 3 anni una dose eccessiva di sonnifero per potersene andare al ristorante con gli amici, allora la storia cambia e parafrasando il giallista Carlo Lucarelli "questo adesso non ci interessa, questa è un'altra storia". Questa è la storia di una bambina che non si trova, di genitori che ora rischiano, dopo essere tornati in patria, di perdere la patria potestà dei due figli minori, Sean e Amelie, perchè "Per legge qualunque genitore britannico indagato all'estero deve essere esaminato dalle autorità della sua zona di residenza per garantire la sicurezza dei minori".
Al di là dello scoop, il diario personale di Kate sequestrato dalla polizia portoghese non verrà utilizzato come elemento di prova, ma solo "solo per tracciare il profilo psicologico della donna". Dallo stesso, del resto, non emergerebbe alcuna elemento utile a differenza di quello che gli investigatori potrebbero trovare nel computer del padre Gerry McCann oppure nella chiesetta di Praia da Luz, il cui parroco aveva dato le chiavi alla coppia inglese per permetterle di pregare a qualunque ora, in libertà.