Farmaci rubati dagli ospedali del Piemonte: i Nas arrestano infermiere che spediva la refurtiva in Africa
Farmaci e attrezzature sanitarie per un valore di 650mila euro: in tanto è quantificato ciò che un infermiere ivoriano 43enne avrebbe fatto sparire in questi anni da diversi ospedali pubblici del Piemonte.
L'arresto è avvenuto in flagranza di reato, con i carabinieri che hanno sorpreso e fermato l'uomo mentre aveva con sé il risultato dell'ultimo "colpo", ed è stato poi il Nas di Alessandria a risalire all'intero ammontare del bottino sottratto alle strutture piemontesi.
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Medicinali e dispositivi medici sarebbero stati rubati dall'accusato nell'arco di questi 7 anni in cui ha svolto attività di tirocinio come infermiere negli ospedali di Cuneo, Asti e Alba. Qui l'uomo riusciva ad accedere a magazzini e ambulatori dopo aver effettuato doppioni delle relative chiavi.
Altro elemento fondamentale della storia è che il 43enne non teneva per sé la refurtiva, ma la spediva ad Abidjan, capitale della Costa d'Avorio e sua città di nascita, dove questa veniva poi utilizzata nella locale struttura sanitaria africana.
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È stato l'ultimo furto, come detto, ad essere fatale all'infermiere, bloccato in fragranza di reato dai carabinieri di Asti con flaconi di atropina, dopamina e lucentis, ma anche attrezzatura medica come microbisturi, cateteri, garze e laringoscopi: tutto prelevato dagli ambienti dell'ospedale locale.