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Francia, musulmani aggrediscono ginecologi
Il motivo? La paura di essere aggrediti da uomini islamici che non vogliono che le loro mogli, figlie e sorelle siano "toccate" da cristiani.
Negli ultimi mesi si è assistito ad un'esplosione senza precedenti di violenze in tutto il paese.
L´ultima aggressione in ordine di tempo risale a ieri, nella città di Strasburgo dove il capo del dipartimento di ginecologia ostetrica Israel Nisand, era stato chiamato d´urgenza per stilare un certificato di verginità ad una bambina di undici anni: "Ho gridato la mia indignazione per questa richiesta - racconta - ma quante minacce e quanti calci contro le porte dell´ufficio".
Alla segretaria del medico, un po´ di tempo prima, non era andata così bene. Due maghrebini l´avevano presa a pugni e sbattuto la testa contro un tavolo.
Un altro gravissimo caso di violenza è scoppiato a settembre scorso, quando un medico dell´ospedale Robert Debrè di Parigi, chiamato urgentemente ad intervenire su una donna maghrebina che aveva avuto un parto difficile, è stato aggredito e malmenato dal marito, poi condannato a sei mesi di prigione.
L´irruzione di fondamentalisti negli ospedali francesi sta raggiungendo delle cifre molto preoccupanti ed è estesa a tutta la Francia, dalla regione parigina a Lione, da Grenoble a Roubaix, Tours, Nizza, Montreuil.
"La misura è ormai colma", ha avvertito l´Ordine nazionale dei ginecologi ed ostetrici francesi. "Dovremo ormai essere protetti dalla polizia per esercitare il nostro mestiere? Trent´anni fa le donne musulmane venivano nei nostri ospedali senza l´apprensione di essere esaminate da medici generalmente uomini, e non c´erano queste violenze. Perché questa aggressione?".
Ma, se i fondamentalisti non vogliono che i medici uomini tocchino le loro donne, contemporaneamente sono sempre più frequenti le richieste di avere certificati di verginità da parte delle loro fidanzate o delle spose promesse.
Queste richieste portano i medici di fronte ad un grande dilemma: accettare o no di rilasciare questi certificati?
L´Ordine dei ginecologi ha affermato la sua opposizione a questi due atti, perchè "umilianti" e contro la dignità della donna.