
La frase incriminata, ribadita domenica dal comico, era: "Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti".
Polemiche, bagarre e nuovo "esilio TV" a parte, Daniele Luttazzi ha fatto il tutto esaurito all'Ambra Jovinelli mettendo in scena il suo tagliente repertorio fatto di battute su religione, chiesa cattolica, politica, Papa, Veltroni e Berlusconi. Una cinquantina di persone hanno seguito lo show all'esterno davanti a un maxischermo tollerando temperature vicine allo zero. Chiamati inoltre sul palco i cinque membri del cast della trasmissione televisiva, Gianluigi Fogacci, Marco Zingaro, Simone Francia, Santo Stefanini e Orsetta De Rossi nonchè la regista Franza Di Rosa.
Emblematico l'incipit del comico:"Lo dico a scanso di equivoci, non siamo qui tanto per me ma per noi, per difendere il nostro diritto di decidere cosa guardare in televisione". Significativa la chiusa della regista:"E' stato bello finchè è durato".
Di seguito uno spezzone dello show teatrale di domenica e la parte incriminata della puntata in TV:
Parte dello spettacolo all'Ambra Jovinelli di Roma
La puntata di Decameron che ha causato la sospensione di Luttazzi