
Spiegano i censori: i corridori devono essere in grado di udire le direttive gridate a bordo pista e... non devono avere alcun vantaggio rispetto all'avversario. E' cosa nota, infatti, che l'utilizzo della musica durante l'attività fisica sia capace di motivare e stimolare l'attività stessa. A livello mentale, cioè, correre con la musica comporta meno fatica.
La misura è parsa alla maggioranza alquanto ridicola e inutile. Al di là del fatto che applicare la regola sarà piuttosto difficile in una maratona come quella di New York dove corrono centinaia di persone in uno spazio molto vasto (considerando poi che i lettori mp3 oggi sono di dimensioni alquanto ridotte), va anche sottolineato che la regola non sembra supportata da una reale necessità di sicurezza e come aggiunge la maratoneta Jennifer Lamkins: "Se non possiamo correre perchè non sentiamo le direttive, allora cosa significa? Che anche i sordi non possono partecipare?"