
Il provvedimento arriva dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 17 settembre 2007, recante regolamento per la disciplina dei giochi di abilità a distanza con vincita in denaro. Secondo Lottomatica quello del gioco on line è "un mercato importante per visibilità ed emotività ma impalpabile: lo stesso individuo può giocare su tre siti diversi". Ballocci ha infatti affermato che al momento sono 200mila gli italiani che si rivolgono ai siti stranieri e che il nuovo provvedimento potrebbe aprire il mercato a migliaia di persone creando un giro d'affari di circa 400 milioni di euro. "Ma se non tocca il milione - ha aggiunto il responsabile area internet di Lottomatica - parlerei di flop".
Entusiasta il presidente del casinò di Venezia, Mauro Pizzigati. "Secondo noi questa è la forma del gioco del futuro - ha affermato Pizzigati - noi partiamo con l’Hold’em ma estenderemo in breve a tutti i giochi di carte se accertiamo che prende piede verso l’utenza. E poi pensiamo che arriveranno a essere ammessi in rete anche tutti i giochi da tavolo: roulette, baccarat, chemin de fer, a torneo. A Malta, con l’on line, il casinò di cui siamo soci è andato in pari. E in Italia crediamo ci sia qualche milione di potenziali giocatori".
A rendere possibile la liberizzazione è stato l'inserimento del poker tra i giochi di abilità. "Il poker - ha specificato Dario De Toffoli autore di Il grande libro del poker, Texas Hold'em e tutto il resto - non è un 'gioco d’azzardo' nel senso tecnico del termine, perché l’esito dipende in modo rilevante e anzi preponderante dalle scelte dei giocatori".
Ma il provvedimento potrebbe avere anche conseguenze pericolose. Secondo lo psicologo Mauro Croce, tra poker 'dal vivo' e poker on line ci sono delle differenze evidenti. "Intanto il denaro è virtuale - ha spiegato Croce - nel senso che non lo tocco e la percezione del soggetto di spenderlo è molto minore in una situazione, pure, emotivamente calda. Poi, le barriere che ci diamo e che eventualmente superiamo sono meno forti in rete, anche perché non esiste il meccanismo deterrente della sconfitta davanti ad altri. Questo, infine, è l’aspetto della solitudine che aumenta molto le possibilità compulsive e fa sparire i meccanismi inibitori. In genere si può dire che tutto è fatto per non far sentire il tempo che passa, come e più che nei casinò. Sparisce il tempo con la ritualità, non ci sono impedimenti al gioco, in ogni momento si può entrare o uscire, o, almeno, se ne ha l’illusione. Al mometo comunque sono pochi i pazienti in trattamento per gioco on line".