Spray anti-aggressione come pistola: vietato in pubblico

Gli avvocati del giovane, che ha presentato formale ricorso, si sono appellati alla buona fede dell'uomo dichiarando che: "la bomboletta era pubblicizzata su un sito internet, si' che egli l'aveva acquistata e portata in luogo pubblico in buona fede, avendo tale offerta pubblica ingenerato in lui la convinzione di non compiere nulla di illegale".
Nulla di fatto per l'imputato, i giudici milanesi hanno infatti confermato la multa da pagare, sostenendo che "dal momento che ha comprato lo spray su internet, significa che sa navigare, per cui ben poteva consultare il sito della Polizia di Stato, che offre non solo uno sportello di consulenza online, ma anche un link specifico sulle armi: sarebbe stato dunque in grado, con la normale diligenza di capire che il porto della bomboletta era illegale".